Si è concluso, domenica scorsa, a Catania il Campionato Europeo di canoa polo, svoltosi dal 4 al 10 Ottobre 2021. 

Un europeo caratterizzato da un altissimo livello delle squadre partecipanti e che ha visto arrivare a medaglia la squadra senior maschile (bronzo), l’U21 femminile (bronzo) e la senior femminile (bronzo). 

Come Circolo siamo davvero felici e orgogliosi ad accogliere la nostra atleta Ada Prestipino, fresca vincitrice della medaglia di bronzo europeo di canoa polo. 

Ciao Ada, bentornata a Torino dopo questa settimana di fuoco a Catania. Come stai? Sei soddisfatta di questo Europeo?

Prendere una medaglia è sempre una grande soddisfazione. Abbiamo iniziato il torneo un po’ sottotono, fisicamente ma soprattutto mentalmente, visto il risultato non proprio entusiasmante all’ECA cup, dove abbiamo perso contro le dirette avversarie di questo europeo o pareggiato contro formazioni tecnicamente abbordabili. Fin dalla prima partita però qualcosa è cambiato, soprattutto nella mentalità. Abbiamo affrontato la Francia, squadra davvero di altissimo livello, con una concentrazione e una voglia di fare risultato che ci hanno portato a una prestazione di livello. E’ stata una partita tirata e combattuta fino all’ultimo minuto, e nonostante alla fine sia arrivata la sconfitta, ci ha fatto capire di avere le risorse e le capacità di fare un bell’Europeo.

Quindi è cambiata la mentalità?

Si, esatto. Quando giochi ad armi pari e lotti fino all’ultimo pallone, allora capisci che non sei li per giocare e basta, ma sei li per arrivare a un obiettivo ben più grande. 

Le partite successive come sono andate?

Le altre partite sono andate decisamente meglio. Tieni conto che il livello di tutte le squadre era davvero alto, e non c’è stata alcuna squadra definibile, passami il termine, “cuscinetto”. A questi livelli non puoi sbagliare nulla, dall’approccio alla partita, al singolo passaggio in fase di gioco. Abbiamo quindi vinto contro la Svizzera 2-1 e poi contro la Danimarca 6-2, vittorie che ci hanno fatto accedere al girone da 6 dove ci giocavamo l’accesso alla semifinale. Ed è chiaro che in questo tipo di girone devi puntare a vincere più partite possibile, per non arrivare a contare gol fatti, gol subiti e differenza reti. Per arrivare alla semifinale e mettere nel mirino una medaglia, bisognava evitare di fare calcoli e vincere il più possibile.

E come è andata? Che squadre avete incontrato?

Nel girone da 6 eravamo: Italia, Germania, Francia, Polonia, Spagna e Olanda. Tutte squadre, ripeto, di fascia altissima. Abbiamo incontrato subito le più forti, Germania e Francia. Perse purtroppo entrambe, ma di 1 solo gol (ITA-FRA 2-3; ITA-GER 1-2). Sono state partite tiratissime, combattute col coltello tra i denti fino all’ultimo. 

Poi la domenica mattina abbiamo incontrato l’Olanda e abbiamo vinto 4-1. Successivamente abbiamo affrontato la Polonia (vinta 7-4) e infine la Spagna (vinta 1-3). Con queste tre vittorie siamo arrivate terze del girone: posizione che ci regala la semifinale contro la Francia. 

Beh un ottimo risultato direi. E come è proseguito il vostro Europeo nella fase finale?

Purtroppo abbiamo perso la semifinale, fondamentalmente a causa degli episodi. Rigore concesso alle francesi, e quindi come da regolamento, cartellino giallo subito e quindi obbligate a giocare in 4 contro 5 per 2 minuti. Dove comunque non abbiamo subito gol, e anzi abbiamo tenuto bene il campo. Una situazione comunque complicata dove ci siamo poi ritrovate sotto di un gol, a poco dalla fine. Ce l’abbiamo messa tutta, giocando a pressing a tutto campo, ma purtroppo la fisicità delle cugine transalpine ci ha fatto rischiare la giocata e subire il secondo gol che ci ha fatto concludere la partita 2-0 per loro. 

Immagino che l’umore fosse sotto i piedi. Avete però reagito da squadra no?

Eravamo amareggiate. Prendere un rigore contro, giocarsela alla pari per tutta la partita, per di più in 4 contro 5 per due minuti: meritavamo di più. Però questo è lo sport. Allora ci siamo riprese e abbiamo affrontato a testa alta la Germania in finale per il terzo e quarto posto. Germania che andava a podio addirittura dal 1998: è una squadra rodata, tosta, forte fisicamente e tecnicamente. Hanno attaccato a testa bassa per 16 minuti su 20, senza lasciarci respiro. Poi, break a nostro favore, siamo riuscite a sviluppare il nostro gioco e a segnare a 3 minuti dalla fine; ci siamo poi chiuse in difesa fino alla fine e abbiamo portato a casa l’1-0 e quindi la nostra medaglia di bronzo. 

Siete quindi al settimo cielo. Il gruppo è stato compatto fino alla fine? 

Si si, compattissime. Siamo riuscite a dimenticare l’ECA cup e a raggiungere un risultato che volevamo con tutte noi stesse. Anche perché non ci sono fuori classe nella nostra squadra in grado di cambiare da sole totalmente le sorti della partita. Noi dobbiamo giocare di squadra, e solo così riusciamo a vincere e a portare a casa risultati. E così è stato. Siamo state bravissime. 

Come è stato partecipare a un torneo così grande, in questo periodo di restrizioni? Siamo abituati a vedere migliaia di persone, soprattutto nelle fasi finali dell’Europeo. Come è andata?

E’ stato stranissimo. Soprattutto vedere le semifinali e finali praticamente senza pubblico, con solo gli atleti delle altre nazionali. Era un po’ come essere a un evento meno prestigioso. E’ stato davvero strano. Speriamo che già dall’anno prossimo non sia più così. 

Prossimi appuntamenti?

World Games in Alabama (USA) a luglio 2022 e poi Mondiale a Saint-Omer (FRA) ad Agosto 2022.

E dove volete arrivare? Puntate alla medaglia? 

Siamo scaramantiche… Ma sognare non costa nulla no? 

No, siamo d’accordo, costa nulla. 

Grazie Ada e ancora complimenti per la medaglia di bronzo al campionato Europeo di Canoa Polo!!!